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CNR: Alamanacco della Scienza

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N. 8 - 4 mag 2011
ISSN 2037-4801

L'altra ricerca   a cura di Rosanna Dassisti

Socio-economico

Anziani al lavoro. Giovani a casa

Più anziani in ufficio e più giovani a casa. È aumentata l'età media con un crollo dell'occupazione giovanile (235.000 in meno nella fascia tra i 15 e i 24 anni e quasi 620.000 nella fascia tra i 25 e i 34 anni nel periodo considerato) e un aumento nella fascia tra i 55 e i 64 anni, a causa delle nuove norme sull'accesso alla pensione. I lavoratori più vecchi sono passati dai 2.466.000 del 2008 a 2.699.000 nel 2010 con 239.000 occupati in più.

È la fotografia, fornita dall'Istat, dell'attuale mercato del lavoro. Il calo dell'occupazione si è concentrato nell'industria e ha riguardato soprattutto i lavoratori nel Mezzogiorno, mentre cresceva l'impiego di stranieri.

Gli occupati in Italia erano, nella media del 2010, 22.872.000, 533.000 in meno rispetto ai 23.405.000 registrati dall'Istat nella media del 2008. Nel 1997 gli occupati erano 20.384.000, oltre tre milioni in meno rispetto al picco di due anni prima. I lavoratori dipendenti nel complesso sono diminuiti in questo periodo di 336.000 unità (da 17.446.000 a 17.110.000) mentre gli indipendenti sono diminuiti di 197.000. Il tasso di occupazione nella fascia 15-64 anni è sceso di quasi due punti percentuali (dal 58,7% al 56,9%).

Il calo è stato contenuto grazie alla crescita della componente straniera: nei due anni di riferimento i lavoratori esteri occupati regolarmente sono aumentati di 330.000 (anche grazie alla sanatoria del 2009). Il calo di 533.000 occupati è quindi il risultato di una diminuzione di 863.000 occupati italiani e di un aumento di 330.000 stranieri.

Il tasso di disoccupazione è arrivato nel 2010 all'8,4%, dal 6,7% registrato nel 2008. I disoccupati hanno superato ampiamente quota due milioni (2.102.000) dai 1.692.000 del 2008.

A fare le spese della crisi economica sul fronte del lavoro è stato soprattutto il Sud con 281.0000 occupati in meno (i lavoratori sono passati da 6.482.000 a 6.201.000) mentre nel Centro si sono persi solo 24.000 posti passando da 4.857.000 occupati nel 2008 a 4.833.000 nel 2010.