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Mensile a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche
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N. 2 - 6 feb 2019
ISSN 2037-4801
Focus - Matera
Il Cnr e il Comune di Matera hanno stipulato nel 2018 un accordo con l'intento comune di innovare, strutturare e diversificare l'economia del territorio, puntando sull'innovazione, sulla valorizzazione della conoscenza e sul trasferimento tecnologico, rafforzando la capacità di attrarre una massa critica di talenti, startup, grandi imprese, capitali e progettualità d'avanguardia, con particolare focalizzazione nei settori della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, delle industrie creative innovative e digitali, delle tecnologie per l'efficienza energetica, del monitoraggio ambientale e delle smart cities.
La prima azione concreta è stata la collaborazione per lo sviluppo dell''Hub per la ricerca e l'innovazione tecnologica', un complesso immobiliare attrezzato e organizzato ubicato nei locali dell'ex Ospedale San Rocco, in piazza San Giovanni, di proprietà e sotto la gestione del Comune, destinato allo sviluppo dei progetti innovativi di imprese e team che nascono o che intendono insediarsi nella Città dei Sassi. Il Cnr avrà una sede presso l'Hub San Rocco e, con le sue competenze in materia di ricerca e di trasferimento tecnologico, potrà svolgere un ruolo essenziale nel favorire l'attrazione di risorse umane, finanziarie, tecnologiche e progettuali altamente qualificate. L'intento è promuovere uno sviluppo produttivo e occupazionale che sia rispettoso del contesto fragile e culturalmente eccezionale di Matera, ma anche capace di far crescere l'innovazione e la competitività di questo prezioso territorio sfruttando le più avanzate risorse della scienza e della tecnologia.
Matera è anche sede di una sperimentazione della tecnologia di connessione telefonica mobile di quinta generazione: il progetto BariMatera5G (52 partner tra grandi e medie imprese, università, soggetti pubblici, tra i quali il Cnr) è risultato tra i vincitori del Bando Mise 2016, aggiudicandosi 60 milioni di euro d'investimento in quattro anni per realizzare un innovativo rapporto tra cittadini, territori, scienza e tecnologie: un contesto ideale per operare trasferimento tecnologico. Il Cnr avrà diverse competenze, ma in particolare si propone di far crescere un centro di ricerca sulle tecnologie quantistiche applicate alla sicurezza delle comunicazioni. L'estensione della rete informatica, lo sviluppo ulteriore delle sue applicazioni verso una società sempre più inclusiva (ad esempio con la nascita di Internet of Things e con la nuova generazione di rete wireless 5G) e verso un nuovo modo di produrre (la manifattura identificata come Industria 4.0) sono sempre più condizionati dal livello di sicurezza che si riesce a garantire alla rete stessa. D'altra parte, l'avvento di nuovi algoritmi classici o addirittura dei computer quantistici, con capacità di calcolo sconosciute a qualsiasi calcolatore che utilizzi la fisica classica per il suo funzionamento, ha la potenzialità di decrittare anche chiavi a oggi considerate inviolabili. Serve realizzare e sperimentare in campo, per la prima volta, una rete ottica per la distribuzione di chiavi crittografiche quantistiche e di integrare con gli altri strati di sicurezza convenzionale per la protezione di tutto il traffico sensibile.
Infine, a Matera, nell'Hub tecnologico, avrà una sede un nodo strategico dell'infrastruttura digitale di ricerca europea per le arti e le discipline umanistiche Dariah-Eric (Digital Research Infrastructure for the Arts and Humanities). Così come le infrastrutture tradizionali - ponti, strade, treni ed aerei - facilitano la mobilità e il trasporto di individui, merci e altri oggetti tangibili, le infrastrutture della conoscenza (knowledge infrastructures) come Dariah, attraverso una rete di centri di calcolo distribuiti sul territorio, favoriscono l'accesso sempre più veloce, sicuro e integrato ai servizi e ai dati generati dai ricercatori, la loro comunicazione e il riuso attraverso modalità innovative. Questi prodotti diventano accessibili in tempo reale a ricercatori ed insegnanti, ma anche a cittadini (citizen science) e studenti, Pa e amministrazioni locali (monitoraggio e conservazione preventiva), imprese, industrie culturali e creative (gamification, serious gaming etc.).
Informatica applicata alle discipline umanistiche ma anche heritage science, ovvero scienza del patrimonio culturale. A Matera infatti il Cnr costituirà una sede del suo nuovo Istituto di scienza del patrimonio culturale, dedicata allo sviluppo di tecnologie digitali per la fruizione interattiva e immersiva dei beni culturali (realtà virtuale e aumentata), all'elaborazione di sistemi intelligenti per la gestione del patrimonio (information & knowledge extraction, data analysis, modeling, enrichment & curation), alla creazione di contenuti digitali innovativi per favorire il turismo e la conoscenza delle eccellenze storico artistiche del territorio materano a livello europeo. Accanto a questo, ci sarà anche lo sviluppo di sensoristica di altissimo livello per il monitoraggio continuo multiparametrico, mirato ad una panoramica completa e tempestiva dello stato di funzionamento delle infrastrutture e dello stato di conservazione del patrimonio costruito e dei beni storico-artistici.
La presenza del Cnr e i progetti avviati in questi mesi non si limitano dunque a celebrare Matera capitale europea della cultura per il 2019 ma hanno l'ambizione di collocare stabilmente la città e il suo territorio nel contesto delle capitali europee della cultura digitale.
Marta Rapallini e Paolo De Natale
Fonte: Paolo De Natale, Istituto nazionale di ottica del Cnr, Firenze , email direttore@ino.cnr.it - Marta Rapallini, Segreteria tecnico-scientifica del Presidente del Cnr , email marta.rapallini@cnr.it -