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Quindicinale a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche
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N. 14 - 15 lug 2020
ISSN 2037-4801
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C'è chi nel cielo ha visto la casa degli dei, chi vi ha letto la storia del mondo, predetto fortune e disgrazie o trovato il senso dell'esistenza. E poi c'è chi ha cercato altri mondi e universi e chi l'ha usato per calcolare il tempo. Tutti l'abbiamo osservato con meraviglia giorni e notti, qualcuno cantandone le misteriose bellezze. Tra coloro che il cielo l'hanno studiato davvero, per tutta la vita, ci sono Andrea Cimatti, autore de “L'universo oscuro”, e Patrizia Caraveo, autrice de “Il cielo è di tutti”. Due volumi che ovviamente non si arrestano alla descrizione della scenografia celeste ma ce la spiegano come qualcosa di estremamente complesso ma anche prezioso, che racconta molto di noi e che per questo deve essere tutelato, oltre che studiato.
Cimatti vorrebbe “che ogni lettore abbandonasse ogni tanto lo schermo della tv o dello smartphone e uscisse di notte ad ammirare il cielo, lasciandosi trasportare dalle emozioni, dimenticando i problemi quotidiani e facendosi tante domande profonde su quello che sta guardando”. La curiosità è da sempre la prima scintilla della ricerca scientifica e curiosità si chiede anche al lettore che si avvicina a questo libro, edito da Carocci e giunto già alla seconda edizione, intenzionalmente “di facile lettura e dedicato a tutti”, così da riuscire “a stimolare curiosità e interesse anche in persone non appassionate di scienza”. Il lettore non troverà formule complicate, ma un racconto ritmato da interludi - finalizzati a semplificare gli argomenti di fisica necessari a comprendere i temi trattati – e “ricapitolando” che alla fine di ogni capitolo tirano le fila del discorso, focalizzandone i punti essenziali, mentre un agile glossario finale può essere consultato in qualunque momento.
Attraverso il suo linguaggio divulgativo, l'autore ci accompagna in un'esplorazione che parte dall'infinitamente grande – il Sole, il sistema solare, la nostra galassia – all'infinitamente piccolo: i mattoncini della materia, come atomi e particelle subatomiche. Vengono poi affrontati temi quali i buchi neri, il Big Bang, le onde gravitazionali e in modo particolare l'energia oscura, che “nonostante costituisca il 70% del contenuto di materia ed energia dell'universo, continua ad avere un'origine e una natura completamente ignote”. Infatti “quello che vediamo nel cielo con i nostri occhi o con i telescopi e solo il 5% di un universo che e invece dominato da componenti oscure che sappiamo essere presenti, ma di cui non conosciamo la natura e l'origine”.
Patrizia Caraveo nel suo libro edito da Dedalo afferma, da studiosa di astronomia, che “la nostra civiltà vive un rapporto di totale schizofrenia nei confronti del cielo. Da un lato, e indubbio che oggi la conoscenza astronomica abbia raggiunto livelli inimmaginabili solo pochi decenni fa, dall'altro, non conosciamo più nemmeno i rudimenti dell'astronomia che, da materia primaria di insegnamento, e diventata un'ancella della geografia”. Per fortuna le persone continuano ad amarla, sono curiose, si pongono domande, vogliono sapere di più dello spettacolo con cui la volta notturna continua ad affascinare e a meravigliare. Nei rari casi in cui sia possibile, però: ormai già un terzo del Pianeta non vede più la Via Lattea. Il cielo infatti, a causa del continuo inquinamento luminoso, sta diventando sempre più pallido. Ed è quindi nostra la responsabilità di tutelarlo e consegnarlo alle generazioni future.
“Non e una missione impossibile”, afferma con decisione la Caraveo, “con un po' di attenzione si può riuscire a illuminare la strada senza interferire con l'oscurità del cielo. E uno sforzo che gli astronomi portano avanti insieme al pubblico perché il cielo e di tutti e tutti possono dare il loro contributo alla sua salvaguardia”. Il libro parte proprio da qui. E in particolare dall'Italia, secondo Paese industrializzato del G20 dopo la Corea del Sud a vantare il poco invidiabile record del più alto inquinamento luminoso. L'autrice esplora le connessioni tra tale inquinamento e prodotto interno lordo dei Paesi, analizza il peggioramento conseguente all'introduzione dei Led e - nei capitoli centrali della trattazione - inserisce quello luminoso all'interno di un “abuso” più vasto del cielo, comprendente l'inquinamento causato da frequenze radio (telefoni cellulari, radio, televisione, ecc.) e l'“affollamento” di satelliti orbitanti, un fenomeno ormai quasi fuori controllo e sempre più caratterizzato dal crescente interesse dei privati.
“Il cielo e una parte importante della nostra cultura ed e nostro dovere cercare di preservarlo”, scrive Caraveo. L'Unesco ha stabilito che il cielo stellato è parte integrante del nostro patrimonio, ce non si compone solo di opere d'arte, città e paesaggi, ma anche degli spazi immensi e profondi. E la conoscenza è il primo passo verso la tutela.
Eugenia Salvadori
titolo: L’universo oscuro
categoria: Saggi
autore/i: Cimatti Andrea
editore: Carocci
pagine: 204
prezzo: € 14.00
titolo: Il cielo è di tutti
categoria: Saggi
autore/i: Caraveo Patrizia
editore: Dedalo
pagine: 96
prezzo: € 11.50