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CNR: Alamanacco della Scienza

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N. 2 - 27 gen 2021
ISSN 2037-4801

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I grandi traumi che hanno fatto l'Europa
Saggi

I grandi traumi che hanno fatto l'Europa

Il volume di Massimo Livi Bacci “I traumi d'Europa” (il Mulino) affronta i temi delle guerre, delle carestie ed epidemie e della loro incidenza sulla storia dell'umanità nella prima parte del cosiddetto “secolo breve”. Lo fa attraverso chiavi ermeneutiche originali, sviluppate attraverso una serie di tesi che riconducono alla capacità della “competizione tra Natura e Politica nell'infliggere traumi catastrofici all'umanità”. Se il primo elemento era stato per secoli il vero protagonista, capace di imporre all'uomo il proprio potere incondizionato, nell'approssimarsi della fine del millennio il secondo è salito in cattedra, diventando il vero artefice dei destini individuali e collettivi, nonché la prima causa dei grandi traumi che hanno punteggiato la storia recente.

Molti classici della letteratura e della storiografia delle civiltà ammettono - più o meno esplicitamente – questo assunto, ma difficilmente si era vista finora un'analisi sistemica applicata a un periodo storico tanto particolare come quello compreso tra le due guerre mondiali. Oltre alla nozione di trauma, si può integrare l'idea di shock, che prende in considerazione un avvenimento dirompente nella vita individuale e sociale, così come le sue conseguenze più o meno profonde, a breve e lungo termine. Perciò l'analisi storiografica delle crisi e degli shock non può esimersi da un riferimento allo studio delle loro reazioni.

Nell'analisi di Livi Bacci, lo scenario di riferimento è l'Europa, dove – fino alle porte del XX secolo – gli eventi più luttuosi e tali da essere considerati traumi erano stati causati da elementi estranei alla volontà umana, come le epidemie e le carestie (legate in gran parte a fenomeni climatici).

L'identità europea si è costruita nei secoli anche in virtù di paure traumatiche, scaturite dall'esperienza di catastrofi indicibili. Paure forse espresse per la prima volta nel mito di Europa, che, rapita e ingannata, trova una fossa senza tracce nel mare. Occorre inoltre ricordare che l'Europa, prima dell'industrializzazione, è sempre stata un continente alle prese con la fame e le pestilenze. Meno forte il ricordo di conquiste da parte di popoli stranieri, in Oriente e in Occidente e sotto segni diversi. L'Europa medievale e moderna nasce anche in seno all'esperienza della radicale fragilità di tutti i rapporti umani e del continuo confronto con la paura e l'inquietudine nei confronti della Natura.

Le guerre globali che si presentarono e deflagrarono durante quella prima metà del XX secolo furono integralmente frutto di volontà, scelte e comportamenti umani, sociali o politici, spesso espressione di minoranze che detenevano grandi quantità di potere.

Il libro propone anche un'attenta disamina delle periodizzazioni e delle grandi cesure storiche: oltre ai conflitti internazionali, la diffusione dell'epidemia dell'influenza detta Spagnola, le migrazioni forzate e le deportazioni, le carestie conseguenti ai piani economici sovietici, le guerre civili e l'antisemitismo in Europa che porterà alla Shoah.

La dialettica tra le forze rappresentate da Natura e Politica costituisce il punto di vista dal quale partono le analisi dei vari fenomeni. In molti casi i due elementi si sovrapposero, in altri si alternarono, in altri ancora si rivelarono complementari, ma con una netta tendenza al predominio della politica, mentre l'incidenza della natura sembra via via diluirsi nel tempo fino a diventare poco significativa.

La scrittura e la pubblicazione del libro - a detta dell'autore e dell'editore, e considerando il metodo e i contenuti - sembra non essere legata in alcun modo al contesto dell'emergenza Covid che ha assalito il mondo nell'ultimo anno. La coincidenza non è tuttavia da sottovalutare, in quanto sottoporrà le tesi offerte dalla ricerca a processi di verifica del tutto inediti e con tempi fortemente accelerati, creando nuove opportunità di connessione tra passato e presente, e permettendo di inserire l'analisi dei fenomeni contingenti in riflessioni più ampie, all'interno di grandi tendenze storiche.

Maurizio Gentilini

titolo: I traumi d'Europa
categoria: Saggi
autore/i: Livi Bacci Massimo
editore: il Mulino
pagine: 180
prezzo: € 15.20