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Quindicinale a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche
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N. 4 - 26 feb 2020
ISSN 2037-4801
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“I marziani” (Fanucci), raccolta di racconti brevi dello scrittore statunitense Kim Stanley Robinson pubblicata in inglese nel 1999 e ora arrivata nelle librerie italiane, propone storie ambientate in luoghi diversi rispetto alla “Trilogia di Marte” dello stesso autore, pur condividendone caratteristiche e personaggi. "Sognavamo d'incontrare alieni favolosi e abbiamo trovato noi stessi". Questa la frase scelta per la copertina del libro, un'affermazione che spinge il lettore alla riflessione ancor prima di iniziare a sfogliare l'opera. Cosa significa? Gli uomini trovano sé stessi su Marte? Il nuovo Pianeta dimostra all'essere umano che la “diversità” non è poi così diversa? Forse i marziani siamo noi. Sullo sfondo di uno scenario utopico, l'autore mette sotto la lente d'ingrandimento la natura umana, la sua capacità di distruzione, ma anche quella di amare. Il cambio di prospettiva che la fantascienza offre dà modo al lettore di osservare il comportamento umano dal di fuori, di sforzarsi di adottare un punto di vista che umano non è, come se il lettore fosse un moderno Gregor kafkiano, in grado di studiare la sociologia dei comportamenti umani con un occhio nuovo e diverso.
Il volume porta a riflettere sul tema dell'ambientalismo, così forte e attuale tanto nel presente quanto nel tempo fantascientifico; invita a porsi domande sul potere della tecnica e del progresso e sull'utilizzo che ne fa l'uomo per i fini più diversi. Ma il lettore è spinto anche a interrogarsi sul tema della colonizzazione, sul presente e sul futuro di un Pianeta che esisteva da prima che l'uomo decidesse di agire sul suo suolo. Come il continente americano: l'America possedeva una sua storia anche prima del 1492, prima che l'uomo moderno decidesse di inserirla nelle sue "conquiste". La terra scoperta da Colombo può essere guardata con gli occhi degli Incas, dei Maya e degli Aztechi, può essere vissuta attraverso il particolare taglio offerto da Dario Fo in “Isabella, tre caravelle e un cacciaballe”. Allo stesso modo Marte fornisce l'occasione per rivisitare la storia della Terra, per chiedersi dove conducano la brama di conquista e lo spasmodico desiderio di progresso.
Marte come doppio della Terra, dunque, come immagine in cui la Terra può riflettersi e riconoscersi, come Cosimo e Viola de “Il barone rampante”: "Si conobbero. Lui conobbe lei e se stesso, perché in verità non s'era mai saputo. E lei conobbe lui e se stessa, perché pur essendosi saputa sempre, mai s'era potuta riconoscere così". Perché, suggerisce il libro di Robinson, a volte c'è bisogno di qualcuno in cui specchiarsi, a volte è necessario un Pianeta altro per essere consapevoli di ciò che succede nel nostro, e serve il mondo utopico che può offrire la fantascienza per imboccare un percorso di catarsi e trasformare ciò che prima non riuscivamo nemmeno a vedere.
L. P.
titolo: I marziani
categoria: Narrativa
autore/i: Stanley Robinson Kim
editore: Fanucci
pagine: 368
prezzo: € 19.90